Don Ciro Bossone

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Lauro 12.07.1939 – Lauro 28.01.2008.

Quella sera, pochi istanti prima del suo transito, Don Ciro, di ritorno dalla chiesa si avviava verso casa; gioioso, e scherzoso come non mai, ha aggiunto chi era stato con lui in quell’ultimo incontro.

Sorella Morte intanto, che premurosa lo attendeva sulla soglia di casa, non dandogli scampo, gli impediva di entrarvi additandogli invece la Casa eterna del Padre di tutti.

Che non fosse quella gioia rivelazione di misterioso e inconscio presagio di una nuova vita che premia i giusti? E fu la sua vita quella di un uomo perseverante nel bene e nel giusto e che fino all’ultimo compiva i doveri che la sua missione sacerdotale comportava.

Quando scompare un conoscente, a riflettervi su, appaiono alla nostra considerazione, come in una organica sintesi, i vari aspetti della sua persona.

Così Don Ciro ci appare in tutta la sua dimensione umana, con l’alto sentimento di amicizia verso tutti che credo fosse la caratteristica di spicco della sua persona; e che si completava nella viva partecipazione alla vita del paese, alle sue tradizioni storico-civili e religiose e ad ogni altro problema che avesse rilievo nella vita della comunità.

Persona essenziale per quella disponibilità che mai veniva meno allorché si ricorresse a Lui generoso, disinteressato, spontaneo.

Coltivava le molte amicizie le quali riconoscevano in Lui l’essere schietto nei giudizi, deciso nello esprimere le proprie idee, che trovava spesso difficile a trattenersele in animo.

Lo ricordiamo appassionato nel suo discorrere e se pur tante volte polemico, rivelava poi l’esistenza di tanta bontà nel suo intimo.

Fu organizzatore e guida di pellegrinaggi verso luoghi pii come Lourdes, San Giovanni Rotondo che costituirono le tappe annuali per tanti devoti della nostra gente; e spinto in queste organizzazioni da autentico entusiasmo o per meglio dire con quella passione dell’anima ravvivata di tanta spiritualità.

Una figura quella di Don Ciro che si completa poi di altro aspetto cioè l’essere stato Cappellano militare negli anni giovanili: un servizio per la Patria tra i giovani dell’esercito, dell’aeronautica, dei carabinieri per cui pareva avesse acquisito qualcosa del temperamento del militare per i suoi modi di sentire decisi e disciplinati.

Indi terminato il servizio di Cappellano fu sempre disponibile nella cura delle anime e negli uffici di culto nelle parrocchie del nostro Comune.

Un compendio, si direbbe, di valori civili e religiosi quelli che hanno segnato e distinto la vita di Don Ciro la cui religiosità si è rivelata, per gran parte, nel suo vissuto quotidiano operando nel bene tra quanti lo hanno conosciuto.

Quasi un segno, perciò, quell’essere felice nei momenti estremi di quella sera; un segno di chi si appresta a concludere la propria giornata terrena contento di averla spesa nel modo in cui la propria coscienza l’aveva desiderata.

È la coscienza, infatti, che determina quel colloquio interiore dell’anima la quale interroga se stessa, e che ha valore di legge morale.

Ed è così che se ne è andato.

E proprio d’improvviso, quando meno se lo aspettasse.

Evento che tanta commozione e stupore ha generato e lasciato in quanti lo hanno conosciuto che sinceramente toccati nei loro sentimenti gli hanno manifestato tutto il loro sincero affetto.

Quella sera una moltitudine di concittadini seguiva Don Ciro nell’ultimo cammino attraverso il corso di Lauro, il suo paese col quale egli concludeva il suo vivo rapporto di affetto da sempre tenuto.

Seguivano tutti, al suono cadenzato delle note del concerto bandistico, note intense che si elevavano al cielo come appassionata preghiera, come il saluto all’indimenticabile Don Ciro.

Lauro, Chiesa parrocchiale, 9 gennaio 2008.

Don Ciro Bossone, parroco di Lauro, se ne è andato all’età di 69 anni.

Ha iniziato la sua opera parrocchiale a Cinquevie, vicino Palma, per poi intraprendere la carriera militare nell’esercito italiano, a San Giorgio a Cremano, nell’aeronautica, presso la scuola sottufficiali di Caserta, nei carabinieri, alla scuola allievi di Roma.

Lasciato l’esercito, per motivi di salute, è ritornato nel Vallo prima al servizio delle comunità di Pignano e Migliano e poi di Lauro.

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Autore del post: Wikivallopedia

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